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La Convenzione annuale della Commissione europea (CE) si è data come capisaldi tre obiettivi: il potenziamento della dimensione sociale dell’Unione europea (UE), la lotta alla povertà e la riduzione della disoccupazione e l’impegno nel non lasciare nessuno fuori dall’ inclusione sociale. Lo scopo della convenzione è stato quello di alimentare il dibattito sui contenuti del Pilastro europeo dei diritti sociali, iniziativa dell’attuale Commissione, articolandolo in cinque workshop interattivi. Il CEO dell’ESN John Halloran è intervenuto nel workshop sugli investimenti sociali e sul Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), nonché in un evento collaterale organizzato di concerto dall’ESN, da Eurocities e da Eurodiaconia. Il responsabile delle politiche Alfonso Lara Montero ha partecipato come relatore al workshop sulle politiche a favore dell’inclusione attiva e di un mercato del lavoro inclusivo.

Investimenti sociali e Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)

In seno al presente workshop, in cui il CEO dell’ESN John Halloran ha preso la parola accanto ai rappresentanti dell’Associazione europea dei fornitori di servizi per persone disabili (EASPD), di NewB (una banca cooperativa) e della Direzione generale degli Affari economici e finanziari (DG ECFIN), i partecipanti hanno discusso delle opportunità e delle barriere nell’utilizzo del FEIS per sbloccare investimenti nel settore dei servizi sociali. Tra le raccomandazioni che sono emerse, si ricordano:


1) il potenziamento dell’accessibilità al FEIS mediante la fornitura di sportelli unici;
2) l’aumento delle capacità tecniche delle autorità e dei fornitori di servizi locali;
3) il coinvolgimento di professionisti dei servizi sociali nelle piattaforme esistenti al fine di migliorare la comprensione del settore da parte della finanza e delle assicurazioni.

Inclusione attiva e mercati del lavoro inclusivi

Nella sua relazione, il responsabile delle politiche dell’ESN Alfonso Lara Montero ha riportato nella sessione plenaria alcuni dei messaggi chiave emersi nel corso dei dibattiti. I partecipanti alla discussione hanno sottolineato la necessità di garantire che l’Inclusione attiva (AI) sia esplicitata con chiarezza e che tutte le sue aree siano affrontate esaustivamente, compreso l’accesso ai servizi sociali. Inoltre, la Commissione dovrebbe coinvolgere le autorità e le parti interessate a livello locale (ad esempio, mediante la promozione di partenariati pubblico-privato e la garanzia di un coinvolgimento più diretto dei datori di lavoro) per assicurare l’attuazione e la creazione di parametri di riferimento per gli Stati membri, nell’intento di garantirne l’assunzione di responsabilità, e questo in linea con le Raccomandazioni specifiche per paese del Semestre europeo.

Opinioni divergenti si sono riscontrati sul tema dei sussidi sociali e nello specifico sul come essi debbano esseri intesi: una rete di sicurezza o un meccanismo di attivazione. In ogni caso, si è convenuto circa l’importanza di un approccio integrato per i bisogni dell’inclusione sociale, in cui accesso al mercato del lavoro e ai servizi sociali e sussidi siano complementari tra loro.

Evento ESN-Eurocities-Eurodiaconia

Questo evento è stato incentrato sulle strategie di implementazione locali della Raccomandazione sulla disoccupazione di lungo periodo, lanciata dalla Commissione europea nel 2014. L’attenzione principale si è concentrata intorno alla costruzione di partenariati per promuovere l’inclusione attiva delle persone non incluse nel mercato del lavoro. Agy Pasek, del Gloucestershire County Council e membro dell’ESN ha presentato l’approccio locale che la sua contea ha rispetto all’occupazione delle persone con difficoltà di apprendimento. Le motivazioni alla base delle politiche della Contea del Gloucestershire sono garantire l’inclusione sociale, supportare la riforma del welfare e l’adesione al programma politico “Costruire vite migliori”, tutte estremamente in linea con l’obiettivo generale della Commissione europea di non trascurare nessun cittadino.

Pasek ha comparato il tasso di occupazione del 18,3% delle persone con difficoltà di apprendimento nel Gloucestershire con la media nazionale del 7%. Nell’intento di continuare ad aumentare il tasso di occupazione delle persone con disabilità intellettuali nel Gloucestershire, le autorità locali hanno attuato, in collaborazione con gli utenti dei servizi, una strategia per l’occupazione e un piano a 10 anni che prevede stage supportati, consultazioni con le organizzazioni degli utenti e il ricorso alle imprese sociali. Queste prassi potrebbero in teoria essere adattate a livello locale nei vari Paesi dell’UE nell’ambito delle politiche per un mercato del lavoro inclusivo.

Conclusioni

La partecipazione dell’ESN alla Convenzione 2016 della CE sulla crescita inclusiva ha approfondito il tema dell’inclusione attiva con un’attenzione particolare agli approcci integrati volti a promuovere la partecipazione al mercato del lavoro, includendo sussidi fiscali e accessibilità ai servizi sociali. L’ESN ha contribuito al dibattito sul ricorso e sull’applicazione del FEIS per i servizi sociali, soprattutto in un’epoca di instabilità finanziaria. Inoltre, l’ESN risponderà alla consultazione della Commissione europea sull’iniziativa del Pilastro europeo dei diritti sociali e sarà attenta nei confronti delle modalità in cui la Commissione farà interagire il Pilastro con la strategia prestabilita di Europa 2020.