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Terzo incontro annuale del Gruppo di riferimento ESN sul semestre europeo

Dopo due riusciti incontri nel 2014 e nel 2015, il Gruppo di riferimento sul semestre europeo ha tenuto il suo terzo incontro annuale a Bruxelles il 9 settembre. Rappresentanti di 20 paesi e 10 funzionari della Commissione Europea hanno discusso sugli sviluppi e le sfide chiave a livello dell’UE e dei loro rispettivi paesi. Le questioni affrontate vanno dall’impatto delle riforme amministrative sui servizi sociali alla questione della sostenibilità dei finanziamenti UE.


Un argomento molto dibattuto sono stati i modi in cui gli enti locali possono influire sul processo del semestre europeo.


Introdotto nel 2011, il semestre europeo è il ciclo annuale di coordinazione delle politiche economiche e sociali tra l’UE e i suoi Stati Membri. Gli anni scorsi, ESN ha lavorato con circa 25 membri e partecipanti (uno per ogni paese, ad eccezione di Malta, Lussemburgo e Slovacchia). Lo scopo è stato quello di portare i servizi sociali in primo piano nel semestre europeo e rendere il processo più orientato verso il sociale. In effetti, il semestre europeo viene spesso accusato di concentrarsi più su questioni economiche e fiscali. Come sottolineato da John Halloran, Chief di ESN nel suo discorso introduttivo, “il livello locale è troppo spesso ai margini del processo decisionale, una situazione che il Gruppo di riferimento dello ESN intende cambiare.”


Il semestre europeo può rispondere alle esigenze dei servizi sociali?

È questa la domanda che lo ESN ha posto ai suoi membri per capire se il semestre europeo possa essere utilizzato per trasmettere importati messaggi correlati alle politiche sociali. Jeroen Jutte, capo unità e responsabile della coordinazione del semestre europeo presso la Direzione generale per l'occupazione e gli affari sociali (DG EMPL) della Commissione Europea, ha illustrato gli sforzi fatti per migliorare il processo. Questi comprendono un approccio più integrato e più mirati rapporti nazionali  e raccomandazioni specifiche per paese, affermando che questi si focalizzano attualmente su questioni chiave, compresa l’integrazione sociale.
Bart Vanhercke, Direttore dell’Osservatorio Sociale Europeo (OSE) ha convenuto con il Jutte sul fatto che “la socializzazione del semestre europeo” abbia compiuto passi significativi – “a differenza di quanto venga spesso percepito dall’esterno”.


Un pilastro europeo dei diritti sociali

Gelu Calacean, coordinatore per le politiche presso DG EMPL, ha illustrato la recente proposta della Commissione in merito a un Pilastro europeo dei diritti sociali. Una consultazione pubblica on line sull’argomento resterà aperta fino al 31 dicembre 2016 per raccogliere opinioni da individui e organizzazioni di tutta l’UE (Si veda a tal proposito anche l’articolo sul Pilastro europeo dei diritti sociali).


Le discussioni del gruppo si sono concentrate sulle questioni chiave identificate nei contributi scritti dei membri. Queste comprendono la protezione sociale, la sistemazione, la deistituzionalizzazione e i servizi sociali per i migranti e i rifugiati. Elemento comune a tutti questi problemi sono le sfide affrontate dai servizi locali, come il cercare di raggiungere un equilibrio tra l’obbligo di fornire protezione sociale ai bisognosi nelle comunità locali e le difficoltà pratiche come i minori finanziamenti e i bisogni crescenti.


La presenza di funzionari UE specificatamente impegnati nel semestre europeo nei singoli Stati Membri ha migliorato la qualità del dibattito.


L’incontro ha rappresentato un’opportunità per ricollegare il livello locale e quello europeo.


Prossimo passo: pubblicazione del rapporto ESN annuale sul semestre europeo

ESN, in collaborazione con OSE, sta attualmente lavorando alla redazione di 25 profili per ciascun Paese e a un’analisi comparata da integrare in un report che ESN pubblicherà ad ottobre. L’obiettivo di quest’analisi è quello di fornire input basati su dati di fatto prima che la Commissione rediga i suoi rapporti nazionali 2017 e colmare il divario tra i livelli locale, nazionale ed europeo. ESN spera inoltre di aiutare i suoi membri ad avere un ruolo nelle negoziazioni correlate al semestre UE a livello nazionale.


Risorse: