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La pandemia di Covid-19 ha esacerbato molte delle difficoltà sociali che i paesi europei affrontano da anni e ha causato ulteriori situazioni di criticità. I nuovi fondi europei vogliono essere uno strumento di risposta alla crisi.

Le nuove regole per il FSE+

Alla fine di gennaio, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sul futuro del Fondo Sociale Europeo+. Il bilancio totale del FSE+ è di quasi €88 miliardi. Dalla prospettiva dei servizi sociali, l’aspetto di maggiore rilevanza è il focus sul rinnovo del fondo per la promozione dell’ inclusione sociale e per la lotta alla povertà. Per raggiungere questi traguardi, gli Stati Membri dovranno prestare particolare attenzione ai bambini e ai giovani provenienti da ambienti non privilegiati. Tra le altre priorità, lo sviluppo delle competenze necessarie per la transizione digitale e verde e la creazione e protezione delle opportunità lavorative. Tali ambiziosi obiettivi si traducono in molti requisiti specifici che si richiede di rispettare ai futuri beneficiari del FSE+. Eccone alcuni esempi:

  • Tutti gli Stati Membri dovranno destinare almeno il 25% delle risorse del FSE+ alla promozione dellinclusione sociale;
  • Tutti gli Stati Membri dovranno impiegare almeno il 3% delle rispettive risorse del FSE+ per fornire sostegno alimentare e materiale di base agli indigenti, incorporando nel FSE+ l'attuale Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD);
  • Gli Stati Membri con un livello di povertà infantile superiore alla media UE dovranno investire almeno il 5% delle risorse FSE+ per affrontare questo problema;
  • Gli Stati membri con un tasso di NEET ( giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni) superiore alla media UE dovranno destinare almeno il 12,5% delle risorse del FSE+ per attuare riforme a sostegno dei giovani.

REACT-EU e FEAD

In generale, la nuova stesura del FSE+ si concentra maggiormente sull'attuazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, rispetto agli accordi precedenti. Tuttavia, questa buona notizia è attenuata da un taglio significativo al bilancio del FSE+. Nel periodo 2014-2020, i 28 Stati membri avevano a disposizione 95,8 miliardi di euro. Oggi, l'UE-27 dispone dell'8,1% di risorse in meno.

Tale deficit può essere parzialmente compensato dallo strumento REACT-EU. Si tratta di un nuovo fondo di 47,5 miliardi di euro che può essere utilizzato, tra l'altro, per cofinanziare progetti previsti nell'ambito del FSE+. Con ogni probabilità verranno stanziati ulteriori fondi per sostenere la creazione e il mantenimento di posti di lavoro, in particolare per i soggetti in situazioni di vulnerabilità, ma anche per migliorare l'accesso ai servizi sociali di pubblica utilità, ivi compresi quelli per i minori. Inoltre, il 21 gennaio il Parlamento europeo ha votato per continuare a rendere disponibili delle risorse aggiuntive di REACT-EU per le iniziative FEAD. Secondo il nuovo regolamento, tali risorse aggiuntive non saranno cofinanziate dagli Stati membri e la Commissione fornirà un prefinanziamento per accelerare ulteriormente la distribuzione.

Fondi UE e servizi sociali

ESN sostiene da tempo i suoi membri nel fare il miglior uso dei fondi europei e rappresenta la loro posizione nelle discussioni con l'UE. Nel corso dei prossimi incontri del Gruppo di Riferimento sul Semestre Europeo, che attualmente si sta concentrando sull'accesso dei servizi sociali pubblici ai fondi europei, ESN valuterà approfonditamente, insieme ai suoi membri, le opportunità create dai nuovi regolamenti sui fondi europei. Le disposizioni illustrate in precedenza forniscono una buona base per un solido investimento nei servizi sociali pubblici. L'ambizione di ESN è quella di sfruttare appieno questo potenziale per sostenere i bambini e i giovani, come emerge dalle nostre proposte per lo sviluppo e l'attuazione di una Garanzia Europea per l'Infanzia, con particolare attenzione ai piani di assistenza per minori e famiglie. Inoltre, ci proponiamo di promuovere la trasformazione del modello di assistenza in un modello incentrato sulla comunità, assicurando la qualità e uno sviluppo dinamico dei servizi sociali pubblici.

 

Risorse 

Internal

Laura Mangeng (2021). Prioritising EU funding for social services: Three opportunities to look out for in 2021. 

Alfonso Lara Montero (2020). How EU financial instruments can support local social services. 

ESN (2020). ESN’s proposals for a European Child Guarantee.

ESN (2020). ESN’s proposals for the implementation plan of the European Pillar of Social Rights.

External

European Parliament (2021), Agreement reached on the European Social Fund+ for 2021-2027

Legislative Observatory, European Parliament (2021), European Social Fund Plus (ESF+) 2021–2027

European Parliament (2021), Additional and more flexible funding to help those most in need

Legislative Observatory, European Parliament (2021), Fund for European Aid to the Most Deprived (FEAD) 2014-2020: specific measures for addressing the COVID-19 crisis

European Commission, Directorate-General for Employment, Social Affairs and Inclusion (2021), Understanding the opportunities and tackling the challenges ahead in the second year of the Covid-19 crisis

European Commission (n.d.), The European Pillar of Social Rights in 20 principles