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Dopo cinque giorni di negoziazioni, il vertice dei leader europei ha raggiunto un’intesa  il 21 luglio, che prevede un fondo per la ripresa del valore di 750 miliardi di euro e un budget 2021-2027 di 1,07 trilioni di euro.

Il Consiglio europeo ha dichiarato, martedì 21 luglio, che i leader dell'UE hanno concordato un bilancio complessivo di 1.824,3 miliardi di euro. Ciò comprende un quadro finanziario 2021-2027 (QFP) di 1.074 miliardi di euro, che sarà integrato da un ulteriore recovery fund per il coronavirus da 750 miliardi di euro. Nell'ambito del recovery fund, i Paesi europei accederanno per la prima volta a un prestito comune  sui mercati finanziari.

La maggior parte del recovery fund - 312,5 miliardi di euro in sovvenzioni e 360 miliardi di euro in prestiti - sarà stanziato attraverso una nuova Recovery and Resilience Facility, in cui la porzione delle sovvenzioni è legata a piani di riforme politiche che i governi nazionali dovranno presentare alla Commissione europea. Inoltre, è prevista un'integrazione di 47,5 miliardi di euro nell'ambito di un nuovo programma REACT-EU, che rientra nel recovery fund, sotto forma di sovvenzioni alla politica di coesione per i comuni, gli ospedali e le aziende, attraverso le autorità di gestione del bilancio nazionale dell'UE fino al 2022.

Rilevanza per i servizi sociali

Il Recovery and Resilience Facility e REACT-EU costituiscono gli strumenti più rilevanti per i servizi sociali pubblici, che rappresentano il principale gruppo di soci dello European Social Network (ESN). I servizi sociali pubblici dovrebbero mettersi in contatto con i loro governi regionali o nazionali o con le loro autorità di gestione per assicurarsi l'accesso ai suddetti finanziamenti. 

Attraverso il nostro impegno nel Semestre Europeo, informeremo la Commissione europea in merito alle esigenze finanziarie dei servizi sociali pubblici locali. In tal modo, cercheremo di garantire che le raccomandazioni specifiche della Commissione per ciascun paese, con le richieste di riforme alle autorità nazionali, siano in linea con le posizioni degli enti e degli operatori dei servizi sociali.  

La sfida del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo, che deve approvare l'accordo prima che questo entri in vigore, ha approvato una mozione  che critica la riduzione della componente di sovvenzioni nell'accordo finale del recovery fund e sollecita un ruolo nella sua attuazione.

In tale contesto, ESN, insieme ad altre reti europee, ha scritto ai Membri del Parlamento europeo chiedendo una modifica del regolamento sulle risorse aggiuntive nell'ambito di REACT-EU. Nella nostra comunicazione, abbiamo chiesto che tali risorse aggiuntive siano utilizzate anche per sostenere gli investimenti destinati alle operazioni e al personale, nonché le misure di protezione e sicurezza dei servizi sociali, attraverso i programmi finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal Fondo Sociale Europeo.

Nella sua dichiarazione, il Parlamento europeo non ha accettato l'accordo politico sul quadro finanziario 2021-2027 nella sua forma attuale e ha criticato i tagli alla sanità, ricerca, istruzione, innovazione e al green deal. Il Parlamento ha anche ricordato il suo mandato, che prevede l’approvazione dell’accordo prima che esso possa essere attuato.

Il bilancio futuro

Il bilancio per il periodo 2021-2027 comprenderà la voce "Coesione, resilienza e valori", a cui sarà associata una voce secondaria dedicata alla coesione economica, sociale e territoriale. Il Fondo Sociale Europeo (FSE+) finanzierà l'occupazione giovanile, l'aggiornamento e la riqualificazione dei lavoratori, l'inclusione sociale e la riduzione della povertà (inclusa la povertà infantile) attraverso la fusione di programmi esistenti: il Fondo Sociale Europeo, l'Iniziativa per l'Occupazione Giovanile, il Fondo per gli Aiuti Europei agli Indigenti e il Programma per l'Occupazione e l'Innovazione Sociale. La dotazione finanziaria totale del FSE+ per il periodo 2021-2027 sarà di 87.995 milioni di euro.

Si prevede che, nell'ambito del FSE+, ogni Stato membro stanzierà almeno :

  • Un 25% a favore dell'inclusione sociale, compresa l'integrazione dei migranti;
  • Un 2% per affrontare la deprivazione materiale;
  • Un 10% per favorire l'occupazione dei giovani che al momento non sono impegnati in un occupazione, nello studio, né in un percorso di formazione (NEET) attraverso degli interventi mirati, nelle aree in cui la percentuale di NEET è superiore alla media dell'UE.

Guardare avanti

Il Parlamento europeo avrà l'ultima parola attraverso un voto a maggioranza assoluta, prima che il piano di ripresa dell'UE e il bilancio 2021-2027 possano entrare in vigore.

ESN sta seguendo i negoziati e ha contattato il Parlamento europeo per garantire che il recovery fund includa i servizi sociali negli investimenti, e collaborerà con la Commissione europea in modo che le sue raccomandazioni mettano in evidenza il ruolo essenziale dei servizi sociali nella ripresa dell’UE.

Ciò dovrebbe includere investimenti specifici a sostegno dei servizi sociali rivolti ai bambini e ai giovani in condizioni socioeconomiche difficili e dei servizi socio-sanitari integrati per i portatori di handicap e per gli individui in età avanzata.